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Sabato, 20 aprile 2024  
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> I luoghi della memoria > Palazzolo
Il territorio di Palazzolo risulta abitato sin dalle ere più antiche; le fonti preistoriche testimoniano la presenza dell’uomo e ne documentano il difficile cammino attraverso le varie fasi del paleolitico, del neolitico, dell’età del bronzo e del ferro, fino all’arrivo dei Greci. Nel X-XI sec. a.C. il vasto altopiano doveva essere popolato dai Siculi stanziati in sparsi piccoli villaggi le cui necropoli scavate in costoni rocciosi caratterizzano tuttora diverse contrade di Palazzolo.In questo territorio, allora ricco di boschi, sorgive e corsi di acqua, i corinzi siracusani, su un colle accuratamente scelto per le sue pareti inespugnabili, fondarono nel 664-663 a.C. la loro prima colonia: Akrai.La fondazione di Akrai, avvenuta settant’anni dopo quella di Siracusa, come attesta Tucidide, segnava una importante fase di espansione territoriale dei siracusani che intraprendevano la conquista del ricco entroterra scacciandone gli indigeni verso l’interno. Questa nuova città-fortezza assicurava il controllo politico-militare sui Siculi dell’altopiano ibleo.Nello stesso tempo, grazie alla strategica posizione geografica difendeva, assieme a Kasmenai, e poi anche a Kamarina, i confini meridionali del vasto territorio siracusano; così come era in grado di vigilare sulle vie di comunicazione che conducevano verso l’interno. Tutte queste qualità di carattere strategico-politico-militare favorirono la crescita e la prosperità di Akrai che si affermava anche come luogo di scambi commerciali e come centro di ellenizzazione delle genti sicule anche nei secoli successivi.A metà del VII sec. a.C. risalgono le sepolture della necropoli di Pinita-Torre Iudica: la progressiva estensione di queste necropoli nel VI e V sec. a.C., e la nuova necropoli di Colle Orbo, con sepolture dei secoli successivi, danno la misura della continuità dello sviluppo di questa piccola, florida, polis greca.

Fonte: www.palazzolo-acreide.it